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Il mutuo green: -30% di sprechi energetici

Ormai è un fatto condiviso: l’energia è un bene condiviso e di esso l’intera collettività deve averne cura. Dire basta agli sprechi non è più solo una opinione, ma anche una necessità. Le risole del pianeta non sono infinite e, siamo tutti d’accordo, sprecare denari in consumi inutili è quantomeno anacronistico.

Nel comune sentire non è più accettata la vecchia cementificazione incontrollata, tanto cara agli anni ’80. Oggi si tratta dunque di “riconvertire” e recuperare: è così che spazi abbandonati, vecchie fabbriche e aree dismesse acquisiscono una nuova ragion di essere.

Un buon esempio in tal senso è la creazione della “Fondazione Prada di Milano”, dove un vecchio spazio abbandonato è oggi teatro aziendale di uno dei più interessanti marchi della moda mondiale.

Fondazione Prada

Eco-incentivi e mutuo green: il punto sulla situazione

Il sostegno e la promozione degli “eco incentivi” in questo ultimo triennio va letto proprio in questa ottica. Proprio qui si inserisce il progetto “Energy efficient mortgages pilot scheme”.

Nato per indagare la reale necessità di una formula di accesso al credito per ristrutturazioni “intelligenti”, questo progetto ormai conta tra gli aderenti più di 40 istituti bancari; e ben oltre 23 enti universitari/istituzionali. Da buoni veneti patrioti vi segnaliamo che tra questi ultimi c’è anche l’Università Cà Foscari di Venezia.

bonus fiscali 2019

Questa attività di promozione dei mutui green, peraltro ad un ottimo tasso agevolato, è rivolta sia all’utilizzatore finale che decide di rendere efficiente la propria dimora sia a quelle imprese di costruzione che hanno fatto dell’edilizia sostenibile un proprio cavallo di battaglia.

La principale declinazione del mutuo green è la bioedilizia sia per la progettazione sia per la costruzione di immobili ecosostenibili.

NB. Per avere accesso ad un Mutuo Green è necessario aumentare l’efficienza energetica dell’immobile coinvolto dall’attività immobiliare di almeno il +30%

Il prestito ecologico in pillole

Il rapporto tra classe energetica e rating creditizio è oggi uno dei fattori che banche e istituti di credito valutano in fase di accesso al credito. In poche parole: una classe energetica bassa potrà avere una incidenza negativa sulla valutazione del rate immobiliare del bene di proprietà. Al contrario, una classe energetica alta farà diminuire l’incidenza del bad rate, con un conseguente miglior stato di salute del mutuo connesso.

Quali sono i “prodotti” bancari green che già sono presenti sul mercato in questo momento:

  • prestito ecologico per l’acquisto privato: simili ai più tradizionali mutui, essi presentano tassi altamente agevolati per acquisti di una casa in classe energetica A.
  • prestito ecologico per la ristrutturazione: le agevolazioni non sono legate al mutuo, quanto piuttosto alle detrazioni fiscali (Ecobonus 2019)
  • Mutuo green per la costruzione: consentono l’accesso a qualunque agevolazione esistente in materia di riqualificazione energetica.

Sono nove le banche italiane aderenti al progetto Mutuo green

Questi sono gli istituti bancari che hanno aderito al progetto: Banco BPM, BNL-BNP Paribas, Bper Banca, Crèdite Agricole-Cariparma, Friulovest Banca, MPS, Société Générale (fil.italiana), UniCredit, Volksbank Alto Adige e BPM.

L’accesso ad un mutuo green che per propria natura obbliga ad un efficientamento energetico di almeno il 30% rispetto il pregresso sarà di certo una importante leva per le famiglie che potranno sensibilmente “tagliare” la propria bolletta energetica. Ora rimangono da modulare alcuni dettagli, come per esempio gli adempimenti necessari.

In Casa Real Estate Contatti

Tra le diverse proposte bancarie segnaliamo mutuo energia verde bnl che si caratterizza sia per l’ottima offerta di BNL sia per la duttilità tipica di questo prestito green.

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