Se vi state chiedendo quali caratteristiche debba avere un intervento di riqualificazione energetica globale per usufruire del Ecobonus, siete nel posto giusto.
Anticipo fin da ora che ce lo spiega bene l’Enea con la pubblicazione del “Vademecum sulla riqualificazione globale degli edifici”, pubblicato lo scorso 9 maggio.
L’ Ecobonus a seguito di un intervento energetico globale
Nel vademecum proprie l’Enea fa chiarezza circa l’argomento, specificando che nella categoria “Interventi di riqualificazione energetica” è da comprendersi qualsiasi intervento con incidenza sulle prestazioni energetiche di un determinato edificio.
Tra gli interventi per la riqualificazione energetica globale si annoverano:
– installazione o sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
– coibentazione di strutture opache e sostituzione di finestre, compresi gli infissi;
– installazione o sostituzione di impianti di cogenerazione, tri-generazione, teleriscaldamento e collettori solari.
Affinché sia possibile usufruire dell’Ecobonus, l’edificio interessato dagli interventi di riqualificazione deve essere accatastato, nonché dotato di un impianto termico. La detrazione spettante in questi casi è pari al 65% delle spese totali sostenute, con il limite massimo di € 100.000.
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Caratteristiche dell’intervento di riqualificazione energetica
Ogni intervento di riqualificazione energetica, asserisce l’Enea, deve assicurare un indice di prestazione non superiore ai valori limite definiti all’allegato A del DM. 11/03 del 2008.
Inoltre l’intervento deve interessare un’intero edificio, nel pieno rispetto delle leggi e delle normative nazionali e locali in tema di sicurezza per la sostituzione di un generatore di calore con uno a biomassa. L’Enea richiama anche il rispetto dei requisiti tecnico-ambientali per l’installazione delle caldaie a biomassa.